A pagne 6 della Torre di Guardia del 15 agosto 2010, nella rubrica "Domande dai lettori" si discute di come Gesù poté dire a una donna peccatrice che i suoi peccati erano perdonati, nella risposta si legge "Dal momento che nulla può impedire a Geova Dio di compiere ciò che si è proposto, non appena vennero pronunciate le parole riportate in Genesi 3:15 fu come se, dal suo punto di vista, il riscatto fosse già stato pagato. Ora poteva perdonare quelli che riponevano fede nelle sue promesse". Secondo me invece di fare giri di parole poco sensati, bastava dire che Dio perdona chi ha fede nelle sue promesse, altrimenti se si vuole dire che il perdono lo si ottiene solo grazie al sacrificio di Gesù, come la mettiamo con tutti quelli che sono stati perdonati prima del sacrificio?
Nu shu, mudra, la scrittura segreta, kalaripayat
martedì 10 agosto 2010
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