domenica 31 ottobre 2010

Ho paura che torni

Dicevo poco tempo fa che sono tornata a vivere. Il fatto è che da qualche giorno sento la mia tristezza, quella che per anni, molti anni, mi ha impedito di vivere, rincorrermi per catturarmi di nuovo. Io ho la presunzione di pensare che ora non permetterò più alla mia tristezza di impedirmi di vivere perché ora mi sono equipaggiata. Però ho una paura terribile, non voglio perdere di nuovo il senso delle cose. Spero che si soltanto stanchezza e un naturale calo ciclico che rispetta i cicli di alti e bassi che caratterizzano tutta la natura.

venerdì 29 ottobre 2010

Occhi tristi e spalle curve

Quante ce ne sono? Quante ce ne sono di donne così? Con lo sguardo spento, il viso stanco, la schiena curva e le spalle basse. Non le vedi quando cammini per strada, perché sono diventate grigie come la città.
Non sai che cosa pensano, secondo te pensano ai figli che sporcano, alla lavatrice, al pranzo, al marito annoiato, al capo bastardo.
Ma ti sbagli, se potessi silenziosamente accostarti alla loro anima, delicatamente, ascolteresti un lamento straziante, le sentiresti chiedersi "quand'è che ho smesso di essere una donna e sono diventata solo e unicamente una badante?" e poi "quand'è stata l'ultima volta che sono stata felice?", "quando avrò tempo, energia, voglia di occuparmi di me stessa?".
Le donne così hanno bisogno di essere ascoltate, silenziosamente, di essere guardate con discrezione.

giovedì 28 ottobre 2010

Discorsi complicati

Per rilassarmi alla fine di una giornata faticosa a me non piacere guardare, sentire, o leggere cose leggere, mi piace esplorare la profondità dell'animo umano per trovare qualcosa di autentico dopo che per un'intera giornata mi è più spesso capitato di incontrare la superficialità. Per questo libri complessi e profondi mi rapiscono e mi rilassano profondamente.
Naturalmente mi piacciono più che i romanzi i libri di psicologia/filosofia/sociologia o simili, almeno in questa fase della mia vita in cui ho smesso (spero solo temporaneamente) di credere nell'amore.

mercoledì 27 ottobre 2010

La paura dell'essere madre

Essere madre spesso mi fa paura, consapevole di tutti gli errori che commetto, spaventata da quanto io così imperfetta possa pesare sulla loro vita. Mi capita di pensare di avere sbagliato tutto, di sentirmi persa. Sono più le cose su cui ho dei dubbi che le certezze, le mie certezze si scontrano poi sempre con i miei figli.
Lui non mi aiuta nel risolvere la mia profonda insicurezza e paura rispetto ai figli.
Eppure faccio ogni giorno una gran fatica.
Sarà che tutta la mia vita da qualche anno purtroppo abita nell'incertezza, per questo sento che ormai tutto è finito per me, che è ora che cali il sipario, eppure mi dovrei sforzare di correggere questo mio pensiero perché non può essere tutto finito, non me lo posso permettere, devo crescerli.

martedì 26 ottobre 2010

Itinerari religiosi

Alla ricerca di Dio ho avuto negli ultimi tempi la possibilità di confrontarmi con diverse religioni: il Cattolicesimo, i Testimoni di Geova, l'Islam, l'Ebraismo e il Buddismo.
Questo indagare intorno a Dio da tanti punti di vista mi piace molto e spero che avrò modo di continuare ad apporofondire queste molteplici forme di conoscenza.

lunedì 25 ottobre 2010

Che silenzio!

Magico momento: la prole dorme, lui è uscito, è sera, regna un meraviglioso silenzio. Solo che io sono così abituata ad essere invasa da persone, rumori, stimoli, parole, che ora questo silenzio mi pare così meraviglioso quanto difficile, mi sento come una straniera in una terra sconosciuta.
Nei miei momenti peggiori lo temevo come la peste.

Non ho tempo

Avevo una cosa da scrivere, ma le esigenze degli altri non mi permettono di scrivere, sarà per un'altra volta.

martedì 19 ottobre 2010

Quanto sei esagerata!

Quando ho delle rimostranze verso i miei genitori, specialmente riguardo l'educazione dei miei figli, quando loro interferiscono invadendomi totalmente e a volte sostituendosi completamente, quando allora io faccio sentire il mio dolore e la mia rabbia, sì certo a volte forse con enfasi, allora loro usano rispondermi "Quanto sei esagerata!" oppure "Mi sembri matta!" e via sminuendomi come donna, come persona, come madre.
Aver ragione per loro è molto più importante che calpestare i miei sentimenti e il mio piano genitoriale.

sabato 16 ottobre 2010

Ragione e sentimento

A volte dimentico che ho iniziato a scrivere in questo blog per cercare di non far dimenticare alla ragione perché il mio cuore si sente profondamente maltrattata da lui.

In effetti lui mi fa soffrire con sorrisi, parole sussurrate, gesti silenziosi, mi fa soffrire da morire e se uno mi chiede perché soffro, cos'è che mi fa soffrire, non lo so neanche descrivere.

Allora ho pensato che scrivendo giorno per giorno i milioni di piccole punzecchiature che subisco quotidianamente allora anche la mia ragione può capire quel che il mio cuore conosce profondamente.

venerdì 15 ottobre 2010

Va a quel paese

Lui è uno per bene, no, le parolacce non le dice, no, non alza la voce.

Ma da sempre ha l'abitudine di farmi con le mani il verso di "che c***o vuoi?" e di "vaf******o". Gli viene naturale, senza neanche pensarci, basta che discutiamo appena un po', basta che non gli stia bene quello che dico, che subito mi manda a quel paese con il braccio voltandosi con il busto e con il viso dall'altra parte.

Certo è spiacevole farsi trattare così, però quando si comporta così è lui la persona volgare, io non mi sento volgare, né voglio essere una che dice parolacce a gesti, mi sembra davvera da persona rozza ignorante, aggravato dal fatto che si dà arie da personcina per bene che non alza mai la voce e non dice mai parolacce.

E poi, io mi vergogno per lui, perché è rozzo e mi vergogno del pessimo esempio che dà ai nostri figli.

Quando provo rabbia, o come questa sera piango per la tristezza dopo essermene sentita dire di tutti i colori (naturalmente con tono di voce basso e senza parolacce), allora il pensiero di questo blog un po' mi consola, un angolo dove potermi andare a sfogare, meno male che esiste.

E guardando i Robinson in tv, continuo a sognare, come facevo da bambina, di avere una famiglia in cui si parla delle cose e si ride. Ecco, ora di nuovo mi viene da piangere :(

Non è certo per amore

Non è certo per amore che sto con lui, si tratta più che altro di praticità, di risparmio, di comodità, certo la felicità è lontanissimo da qui, non riesco neanche a distinguerne i contorni.

Stasera mi fa ha fatto così arrabbiare e dispiacere che ora mi fa male il cuore e la cosa mi disturba, perché non ho nessuna intenzione di sentirmi male per lui, non credo proprio che se lo meriti.

Il respiro di Dio

Se è vero che Dio ci ha soffiato dentro la vita, quel respiro che va e viene dentro di noi ogni istante della nostra vita dalla nascita alla morte, quel respiro è la presenza stessa di Dio in noi.

Bellissima l'idea di essere pervasa di presenza divina in ogni momento della mia vita!

E io che credevo che la vita fosse solo dolore...

Sì a volte penso che la vita sia fatta solo per provare dolore, si tratta solo di aspettare un po' e poi lui arriva puntuale immancabile.

E allora?

Allora che cosa significa il piacere che pervade il corpo, lo spirito l'animo, quando si fa l'amore. Lì io sento la presenza di Dio, è Dio che ci fa esistere in quei momenti che per me sono sacri.

Me lo immagino lassù che ride

Quella cosa che definiamo Dio, a volte me lo immagino lassù che ride di me, temo di essere irriverente, ma a volte mi capita di sentire che la vita si fa grasse risate di me, si è divertita a farmi mancare da sotto i piedi proprio quello che io sentivo più sicuro, che mai pensavo potesse precipitare, ed eccoti che la vita mi ha colpito proprio lì, e poi, mentre io mi disperavo e mi strascicavo come morta, lei si faceva grasse risate su di me.

E io di queste risate sento il rumore, dentro di me tremo perché ho paura delle mie certezze, perché la vita di certo, è lì che andrà a prendere.

D'altra aprte la Bibbia lo dice "chi crede di stare in piedi, stia attento a non cadere".

Non me ne importa di niente se...

Sì, non mi importa niente di niente se i miei cari stanno male. ogni cosa in questo mondo perde di luce, di vita, se a loro capita qualcosa, se i miei figli sono in pericolo la mia stessa anima traballa.

Un unico terrore mi attraversa sempre, che possa capitare loro qualcosa.

sabato 9 ottobre 2010

Che cos'è la felicità?

Che cos'è la felicità? Il Dalai Lama può insegnarcelo.
Io dal basso della mia sconfinata ignoranza dico che la felicità è sentirsi vivi, sentire che stiamo facendo quello che Dio, o chiunque noi vogliamo credere, ci ha donato prima che noi venissimo al mondo.

Libro del giorno "Felicità emotiva" di Gyatso Tenzin (Dalai Lama) e di Ekman Paul, Speerling & Kupfer editore.

domenica 3 ottobre 2010

A volte mi fa schifo

A volte lui mi fa così schifo e provo per lui un disprezzo così totalizzante che non riesco a capire come si possa essere così spregevoli.
D'altra parte non provo mai per lui una forma d'amore che sia tanto forte, se provo amore per lui, a volte, è solo un tiepido barlume.

sabato 2 ottobre 2010

Quando ero morta

A volte penso che sia un dovere per me raccontare di quando ero morta, eppur vivevo, è un dovere perché il doloro dilagante che mi pervadeva è pur sempre vivo nei miei ricordi e per certo accompagna altre persone intorno a me.

Libro del giorno "Hai mai fatto parte della nostra gioventù?" di Massimiliano Santarossa, editore Baldini Castoldi Dalai. Perché quella cupa disperazione che è braccata dalla vita me la sento vicina.