venerdì 26 novembre 2010

Aspettando il Natale

 Lo dico per tempo, non ne faccio una questione religiosa, ma del Natale mi piace il fatto che fuori sia freddo e nelle case, si spera, si senta il calore della famiglia, delle decorazioni, dei parenti che non si vedono da un sacco di tempo, dei regali, dei canti natalizi e così via.
O almeno questo è quello che più o meno a tutti piace pensare.

Oggi voglio segnalare il libro "Canale Mussolini" che, nonostante il nome non è un libro sul fascismo o scritto da un fascista, tutto il contrario. Lo scrittore è un potente Antonio Pennacchi, edizioni Mondadori.

mercoledì 17 novembre 2010

Mi prendi in giro?

Lìautorevolezza è quello che mi manca e ho la sensazione, probabilmente dovrei dire la certezza, che i miei genitori, lui, i miei figli si prendano gioco della mia debolezza, della mia insicurezza, della mia incertezza, per fare quello che vogliono e per farmi quello che vogliono e io spesso li lascio fare perché neanche mi accorgo di quello che mi fanno sotto il naso. Solo grandi dolori a volte sono riusciti a farmi aprire gli occhi.

 Libro del giorno "Quel giorno pioveva" di Zannoner Paola editore Mondadori. Parla della strage di Piazza della Loggia a Brescia raccontata dal punto di vista di una ragazza di 14 anni. Un libro per ragazzi di cui anche i genitori hanno bisogno.

martedì 16 novembre 2010

Chi è mio figlio?

Ho avuto una conversazione con mio figlio e mi sono resa conto che sta diventando, o forse lo è diventato da lungo tempo, un estraneo per me. Forse io non so niente di quello che gli frulla per la tesa, perché non credo che la sua testa possa essere piena solo di videogiochi, sport e amici. Mi fa paura pensare e vedere che stia venendo su con un quasi completo disinteresse verso ogni cosa che sia diversa dal suo personalissimo strettissimo raggio di interessi. Temo che stia prendendo l'autostrada che porta dritti dritti alla destinazione sesso droga e rock'n roll, insieme all'atra terribile destinazione non me ne importa niente di niente, tutto è molto triste, faccio il bulletto, uffa non so che fare.
Sono sconfortata da questa riflessione e credo che mi si imponga un ripensamento. Aiuto aiuto forse devo farmi scorta di libri sull'argomento, si accettano suggerimenti.

lunedì 15 novembre 2010

Gratitudine

Sono grata
del sorriso dei miei figli
dei loro occhi che mi guardano
delle loro mani che esplorano il mondo
di quello che ogni giorno mi insegnano
di poterli amare
di non saper fare a meno di loro

sabato 13 novembre 2010

Qualche parola di troppo

Oggi ho parlato troppo, non in termini di quantità ma di contenuto e lui, ogni volta che lo faccio, si allontana. O lo fa fisicamente andando via, cambiando stanza, oppure smette di parlare, smette di rispondere.
Oggi gli ho detto che lui esprime solo e unicamente negatività nei miei confronti, mi parla solo per criticarmi, sempre e comunque, la cosa più positiva che riesce a dirmi è prendersi gioco di me. Gli ho detto che questo suo gioco perverso mi ferisce, mi rattrista, mi scoraggia e se non dico niente è perché sopporto e soffro in silenzio, ma il mio viso dovrebbe parlargli più di ogni parola. Gli ho detto che demolire costantemente la mia persona (ogni mio pensiero, parola e azione) non è vantaggioso per nessuno, nemmeno per lui.

venerdì 12 novembre 2010

Per pudore

Nei momenti in cui mi sento peggio, ho una forma di pudore verso il mio malessere, per quanto sia stato in questi anni pervasivo di tutti gli aspetti della mia vita.
Mi vergogno di dire che quando sto male non ho voglia di fare niente, non ce la faccio, anche parlare con i miei figli mi è pesante. In quei momenti tutto quello che desidero è stare sola a casa senza fare niente. Attribuisco alla mia pigrizia questi stati d'animo. Ma perché quando mi sento bene la voglia di annullarmi sparisce e viene la voglia di fare tutto?
Persino in questo piccolo blog solitario sono restia a descrivere quei sentimenti di solitudine, di fine, di assenza di significato che mi colpiscono ciclicamente e tolgono il senso ad ogni cosa.

giovedì 11 novembre 2010

Tra 15 anni

L'altro ieri mi trovavo in una libreria e stavo sfogliando le pagine del libro "Essere leader" di Daniel Goleman, Richard E. Boyatzis e Anne McKee ,  quando ho letto una frase in cui gli autori suggerivano di immaginare la stessa identica situazione che stavo vivendo in quel momento, ma proiettata tra 15 anni.
Prima di riuscire a continuare a leggere mi sono sentita presa da timore ansioso, mi è sembrata una cosa terribile, mi sono fatta un rapido calcolo per capire quanti anno avrò tra 15 anni e non mi è piaciuto affatto.
Poi, una volta che mi sono ripresa ho continuato a leggere e ho capito che gli autori intendevano dare speranza, credo perché se le cose le vedi in prospettiva, quel che oggi ti spaventa ti sembra in fondo in qualche modo risolvibile e i sogni che oggi non osi fare ti sembra di vederli già realizzati. Ma io così lungimirante non sono stata e mi sono solo spaventata.

mercoledì 10 novembre 2010

Un solo bacio

"Essere baciati una sola volta è più vicino
a non essersi mai baciati
o a essersi baciati mille volte?"

Citazione dalla rubrica Domande del n°718 del 6 novembre 2010 della rivista D la Repubblica delle Donne.

Domanda che mi ha fatto un po' sussultare, mi è sembrata incredibilmente romantica e per me la risposta è naturalmente ovvia. Per voi?

martedì 9 novembre 2010

Maschi contro femmine: vincono i più forti

Con questa storia buffa di "Maschi contro femmine" mi viene da ridere, però alla fine mi resta l'amaro in bocca, perché ho la sensazione che ho è che le cose alla fine sempre e comunque vadano meglio a loro, i maschi che ci prendono anche in giro, facile ricorre allo stereotipo della donna tutta presa dalla propria immagine, tutta presa dalle proprie stupide fissazioni, tutta presa dalla pretesa di essere amata, tutta presa dalla sua stupida intelligenza.

Non mi riferisco tanto al film che non ho visto, quanto al libro, di Pulsatilla (Valeria di Napoli) e Fausto Brizzi, e più in generale all'idea di fare queste due categorie contrapposte che quasi si sfidano a duello.

lunedì 8 novembre 2010

Gli occhi dell'amore

Ieri sera guardavo in tv l'intervista di Antonello Piroso a Claudio Amendola nella trasmissione "Niente di personale" su La7.

A parte il fatto che trovo davvero sexy Antonello Piroso, sexy perché è un uomo che mi pare sappia quello che dice, che sia onesto, che creda in quello che fa, che sia sensibile, che sappia convivere con le proprie e le altrui emozioni, che abbia sempre buone parole per i suoi collaboratori, che sia un bravo giornalista, che sia piacevole da guardare e che abbia un look adatto a lui.

A parte - dicevo - Antonello Piroso, mi è piace molto il modo in cui Amendola parla della moglie. In generale trovo sempre molto sexy gli uomini innamorati delle loro donne e non trovo affatto sexy il tipico maschio marpione italiano. In effetti dell'uomo mi piacciono le cose belle, nel corpo e nell'anima: trovo sexy l'onestà, la capacità di emozionarsi, la capacità di amare, la fedeltà. Trovo invece repellente la furbizia, l'egocentrismo, l'opportunismo e così via degenerano.

Pagherei oro perché il mio di lui, parlasse di me con l'amore negli occhi, invece il mio parla di me e con me sempre e solo in senso negativo. Magra consolazione: lui fa così con tutti, ad eccezione di se stesso naturalmente.

domenica 7 novembre 2010

Partorire al maschile e al femminile

Libro del giorno "Partorire con il corpo e con la mente - creatività, filosofia, maternità", di Francesca Rigotti, Bollati Boringhieri Editore.

Perché la vita sarebbe più ricca per tutti se agli uomini e alle donne fosse consentito parimenti di partorire con il corpo figli e con la mente idee.

sabato 6 novembre 2010

Non riuscivo a smettere

Ho letto su un giornale di questo sito:

http://ffffound.com/

incuriosita sono andata a dare un'occhiata e poi non riuscivo più a smettere, penso che ci potrei passare una giornata, provare per credere.

Solo io mi sono lasciata ippnitizzare? Non credo

venerdì 5 novembre 2010

Vorrei avere certezze

Vorrei avere certezze sulla vita, su Dio, sui figli, su di me.
Invece ho solo dubbi, vedo davanti a me una molteplicità di opzioni e non ho idea di quale sia quella giusta.
I risultati che ottengo non fanno che accentuare i miei dubbi.

giovedì 4 novembre 2010

Il tiepido sole dell'autunno

Mi sembra una carezza di Dio il tiepido sole dell'autunno che scalda le prime giornate fredde dell'autunno. L'autunno per me è una stagione dall'energia meravigliosa. La natura stanca, gli alberi che lasciano andare le loro foglie dai colori vibranti. Tutto sembra voler finire, per la mia anima è davvero rilassante, discreto, silenzioso, rispettoso.

mercoledì 3 novembre 2010

Fuori dalla sua ombra

Credo di essere finalmente, dopo tanti dolorosi anni, riuscita a trovare un modo per uscire dalla sua gigantesca oltremodo ingombrante ombra.
Questa sera ne ho avuto una certa riprova, ma non mi vorrei sbilanciare e sentirmi sicura, perché quando mi sento così poi immancabilmente barcollo e cado.
Dicevo che come al solito mi è capitato di incontrare gente con lui e lui incomincia a fare la prima donna e parla parla parla, io insomma sono lì a fare tappezzeria e le persone che si trovano a parlare con noi sono a loro agio nell'ignorarmi. Essendo la mia riservatezza forse anche eccessiva, lo sfogo che mi garantisce il mio blog mi fa sentire bene.

martedì 2 novembre 2010

Lite furibonda

Ieri pomeriggio lite furibonda e dolorosa con lui.
Credevo di essere ormai diventata indifferente alle sue manipolazioni, ma con amarezza ho dovuto constatare il contrario.
Il giochino che lui fa e che mi ha logorato per tanti anni fino a farmi essere una morta vivente è far ricadere tutte le sue colpe su di me approfittando della mia ingenuità, della mia incapacità di vedere le cose obiettivamente a causa dell'amore che provavo per lui. Farmi sentire colpevole sempre e comunque di quello che succede in famiglia, di quello che succede a lui. Mai riconoscermi un merito, mai dirmi grazie, essere cieco di fronte a me che, nonostante tutto, ho deciso di rimanergli accanto. L'impegno che mette nel manipolare la realtà per cercare di farmi apparire colpevole davanti ai miei genitori ed accattivarsi il loro favore.
Lacrime amare ieri sera: perché la vita mi ha negato l'amore e io decido di restare comunque con lui; perché convivere con la disonestà è dura; perché i suoi giochetti mi fanno perdere la cognizione della realtà; perché chi sta fuori non può rendersi conto di quanto sia diabolicamente manipolatore, lui che a bassa voce e con un sorriso mi pugnala il cuore.