martedì 2 novembre 2010

Lite furibonda

Ieri pomeriggio lite furibonda e dolorosa con lui.
Credevo di essere ormai diventata indifferente alle sue manipolazioni, ma con amarezza ho dovuto constatare il contrario.
Il giochino che lui fa e che mi ha logorato per tanti anni fino a farmi essere una morta vivente è far ricadere tutte le sue colpe su di me approfittando della mia ingenuità, della mia incapacità di vedere le cose obiettivamente a causa dell'amore che provavo per lui. Farmi sentire colpevole sempre e comunque di quello che succede in famiglia, di quello che succede a lui. Mai riconoscermi un merito, mai dirmi grazie, essere cieco di fronte a me che, nonostante tutto, ho deciso di rimanergli accanto. L'impegno che mette nel manipolare la realtà per cercare di farmi apparire colpevole davanti ai miei genitori ed accattivarsi il loro favore.
Lacrime amare ieri sera: perché la vita mi ha negato l'amore e io decido di restare comunque con lui; perché convivere con la disonestà è dura; perché i suoi giochetti mi fanno perdere la cognizione della realtà; perché chi sta fuori non può rendersi conto di quanto sia diabolicamente manipolatore, lui che a bassa voce e con un sorriso mi pugnala il cuore.

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