domenica 13 marzo 2011

Stupratore psicologico

Stasera ho avuto la netta sensazione che lui sia uno di quegli uomini che maltrattano fino ad uccidere le loro compagne. È stata una sensazione così chiara per un solo fugace attimo e la cosa che mi spaventa è il fatto che io ci sono così tanto e da così tanto tempo dentro che per me questa mostruosità è diventata realtà. Ho deciso di creare questo piccolo spazio per raccontare la mia quotidianità mostruosa e renderla reale a me stessa, ma non so perché, per me è così difficile tradurre razionalmente quel che quotidianamente e da anni sono costretta a subire, senza riuscire a fare niente, neanche a chiedere aiuto. Mi tiene in pugno e sotto ricatto, ma il tutto è tenuto segreto, nascosto, nel più sofisticato dei modi.
Stasera stava parlando male di mio padre cercando la mia solidarietà, io gli ho restituito la palla negandogli la mia solidarietà e dicendogli che se io e lui fossimo indipendenti, mio padre non sarebbe così pervasivamente presente nella nostra vita familiare. Lui ha incominciato ad accusarmi dicendo che io faccio finta di niente, di non vedere i problemi che abbiamo, quando ho cercato di riportare il dialogo sul fatto che la presenza dei suoceri si argina con la propria indipendenza lui ha accentuato l’attacco dicendomi che lui si arrabbia così tanto perché dentro ha tanto da tirare fuori e mi ha detto che io dentro sono vuota. Poi è andato in cucina, ha rovesciato tutta la minestra avanzata dentro il lavandino e ha rotto un piatto e ora, mutismo, come tutto oggi e tutto ieri, così ha potuto trascorrere tutto il fine settimana senza interessarsi dei figli e starsene tutto il tempo per fatti suoi davanti al computer e alla televisione.
Voglio venire fuori da questa mostruosità, ci voglio riuscire e, a quanto pare per farlo bisogna riuscire a chiedere aiuto, ma chiederlo a qualcuno che sappia e voglia aiutarmi, e che per farlo non mi chieda soldi, perché proprio non ne ho, è una disperazione…

Nessun commento:

Posta un commento