martedì 7 dicembre 2010

Piatti rotti

Ieri io e lui discutevamo di soldi, io non ero arrabbiata, ero solo animata e presa dal discorso, Uno dei figli è arrivato e gli ha chiesto di non litigare. Lui gli ha risposto con rabba che non stava litigando e poi si è alzato dal tavolo  ha impilato i piatti del pasto e l'ultimo si è rotto. I figli sono rimasti molto impressionati e io in prima persona. Non mi ero resa conto di aver suscitato in lui tanta rabbia. Lo ho evitato, come lui preferisce, per lasciargli sbollire la rabbia, ho poi cercato di sdrammatizzare con i figli.
Ieri pomeriggio è dovuto andare fuori con la macchina, mi sembrava che avesse riacquistato la tranquillità. Invece si è reso telefonicamente irraggiungibile ed è scomparso nel nulla per alcune ore. Io tremavo, temevo che gli potesse essere accaduto qualunque cosa, ho pensato anche di chiamare le forze dell'ordine o gli ospedali. Ero spaventatissima, non mi davo ragione del suo comportamente e quindi credevo che di certo gli era capitato qualcosa di brutto. Quando finalmente è tornato a casa, si comportava come se niente fosse e di fronte alla mie rimostranze reagiva con un atteggiamento del tipo "che cosa vuoi?". Mi ha fatto davvero perdere la pazienza, riesco finalmente a prendere coscienza di come calpesti me, i miei sentimenti, le mie emozioni, la mia dignità senza farsi il benché minimo problema. Aveva voglio di starsene un po' per conto suo e che importa se io tremavo immaginandolo morto sull'asfalto. Mi sono arrabbiata e gli ho detto che è cattivo e che non si merita niente. Lui è uscito, era notte, ed è rientrato dopo un'ora. Da allora non ci siamo più parlati.
Con il tempo sono arrivata a pensare che sia incapace di capire le altrui emozioni e quando sente una necessità le altrui emozioni sono un ostacolo e un attacco alla sua reale possibilità di esistere. Mi sembra mostruoso questo suo tratto. Dopo avermi fatto soffrire per anni, dopo avermi centinaia di volte fatto notare che non può fare niente per cancellare il male del passato, ora inizio a rendermi conto che, mentre mi dice che mi ama e che ha bisogno del mio amore, se sulla sua strada c'è il mio corpo, per soddisfare le sue esigenze non ha nessuno scrupolo, nessuna remora e nessun rimorso a calpestarmi senze il minimo senso di colpa, dispiacere o altro che lo renda umano distinguendolo da un oggetto.

Scusatemi, anche oggi troppo lunga.
Buona giornata :)

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