lunedì 4 aprile 2011

La sfinge

Lui si comporta come gli pare e io devo interpretare il suo pensiero, le sue azioni, le sue volontà, senza che Lui parli per darmi delle spiegazioni. E se non sono brava ad interpretarlo e ad accontentarlo Lui me la fa pagare con azioni che mi infastidiscono e che mi fanno soffrire, tutte basate sulla privazione: mi priva del dialogo, mi priva della gentilezza, mi priva della sua vicinanza, mi priva del suo supporto come co-genitore. Mi priva di tutto quello a cui io tengo di più per potermi gestire a suo piacimento. Se farai la brava vedrai che meraviglioso amore sarò capace di darti! Questo sembrano dire i suoi comportamenti, un ricatto al quale ho creduto per anni e al quale per fortuna non credo più. L’amore non si elargisce a condizione che l’altro si comporti secondo il nostro volere, altrimenti lo priviamo dell’amore e lo trattiamo male. Io questi modi li considero un abuso e una violenza. Come punto di partenza ti tratto male, poi se fai quello che voglio io ti amerò, ma il traguardo si sposta sempre, ogni volta che stai per raggiungerlo.

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