martedì 5 aprile 2011

Serviti pure di me

Anche se non mi parla da giorni, più o meno da sabato, questa mattina aveva bisogno che facessi una cosa di lavoro per Lui che poi Lui userà con altre persone senza dire che l’ho fatta io. Io ho eseguito diligentemente, quando ho finito Lui ha preso quello che gli serviva e se n’è andato senza dire una parola. Non un grazie al momento, non un senso di gratitudine generale, soldi neanche a parlarne e così da anni, intanto il mio cv langue e il suo si ingrossa grazie ai miei servizi che Lui fuori si vende come propri. Se poi da quel che io faccio anonimamente e gratuitamente per Lui, Lui ricava dei soldi, io a quei soldi non posso accedere e non ho voce in capitolo, Lui ne fa quel che vuole quando vuole senza neanche mettermene al corrente e se io ho bisogno di qualcosa devo chiedergli “mi puoi dare 2 euro per comprare il pane?”.

Non gli ho detto che non mi ha neanche ringraziato, perché lui mi risponderebbe che faccio polemica, che mi piace litigare. Per me invece questo rimane un punto fondamentale e forse dovrei portare una rivoluzione nella mia vita e nella nostra famiglia trovando l’unica soluzione ormai possibile, non lavorare più gratis per lui e trovarmi un lavoro retribuito fuori dalla famiglia. Questo per me equivale ad una rivoluzione, quasi a porre fine alla nostra relazione (lo so che è patologico), ma forse è l’unica possibilità che ho.

Prima non me ne rendevo neanche conto, mi sembrava da parte sua una grande forma d’amore che mi concedesse di fare tutto per lui e che lui si servisse solo di me, poi con il passare del tempo mi sono accorta che è servito anche di altre persone, però le pagava, io sono l’unica persona di cui si serve professionalmente senza pagarmi, senza ringraziarmi e senza riconoscere in privato e in pubblico del mio supporto, anzi si rivende come farina del suo sacco il mio contributo.

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